
La sostenibilità non è solo una tendenza aziendale: è un’opportunità per valutare il nostro impatto e individuare azioni concrete a tutela dell’ambiente.
Come parte del gruppo Omnicom e con una forte presenza internazionale, CPM Group – agenzia internazionale di field and sales outsourcing e customer experience – è pienamente consapevole che, in un contesto in cui la crisi climatica e la sostenibilità sono diventate tematiche centrali per la società, le aziende devono prendere posizione e agire con decisione.
Secondo il Global Reporting Initiative (GRI), oltre il 70% delle grandi multinazionali sta integrando pratiche sostenibili nelle proprie attività. Un dato che conferma come la responsabilità ambientale sia ormai una leva strategica per la crescita e per rafforzare il legame con dipendenti e clienti. Gli stakeholder, infatti, chiedono con sempre maggiore urgenza un’adozione concreta e accelerata dei principi ESG, con un focus particolare sulla riduzione delle emissioni di carbonio, sulla promozione dell’economia circolare e sugli investimenti nelle energie rinnovabili.
C’è ancora molto da fare, soprattutto nel corso di quest’anno, in cui le Nazioni Unite hanno individuato diverse aree prioritarie, oltre agli obiettivi di lungo periodo fissati alla COP30:
- Limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali
- Proteggere gli ecosistemi, in particolare le foreste pluviali
- Incrementare i finanziamenti per la transizione verde (stimati in 1.300 miliardi di dollari entro il 2035)
- Introdurre nuove misure per combattere l’inquinamento da plastica.
Per approfondire la visione e le azioni di CPM in questo ambito, abbiamo intervistato Pierpaolo Bertocco, CEO di CPM Italy ed Environmental and Sustainability Development Lead di CPM International, e Dan Gibbons, Commercial Director – Data Science Division di CPM International ed esperto di politiche ambientali.
1. In che modo l’organizzazione sta rispondendo alla sfida della sostenibilità in un mercato sempre più competitivo e globale?
Pierpaolo: In CPM crediamo che fare impresa in modo responsabile non significhi solo soddisfare le aspettative, bensì guidare il cambiamento laddove conta davvero. Essendo CPM un’organizzazione centrata sulle persone, i nostri sforzi in ambito sostenibilità si concentrano proprio su di loro: su come vivono la responsabilità ambientale, sugli strumenti che utilizzano e sulle decisioni che prendono. È un impegno collettivo verso la sostenibilità e l’impatto aziendale. Inoltre, in quanto parte di Omnicom – firmataria del Global Compact delle Nazioni Unite – siamo determinati a promuovere la responsabilità ambientale e l’adozione di tecnologie sostenibili.
2. CPM ha avviato da tempo il percorso verso la riduzione delle emissioni. Puoi raccontarci cosa è stato fatto finora e quali sono i prossimi passi?
Dan: In quanto agenzia internazionale di outsourcing nelle vendite e nel field marketing e customer experience, i viaggi di lavoro rappresentano una parte significativa della nostra impronta di carbonio: oltre il 90% delle emissioni proviene proprio da questo ambito, in particolare dagli spostamenti su strada. Gran parte dei nostri team commerciali si muove quotidianamente utilizzando veicoli aziendali o personali per visitare clienti e punti vendita. Per ridurre l’impatto ambientale, abbiamo avviato un progressivo rinnovamento della flotta, passando da veicoli a benzina a modelli diesel, ibridi ed elettrici, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e abbattere le emissioni. Incentiviamo inoltre il carpooling e l’uso del treno per le tratte più lunghe, una scelta che consente di ridurre le emissioni fino al 50% rispetto al viaggio in auto singola.
Da diversi anni abbiamo avviato un programma strutturato per la riduzione delle emissioni di CO₂, inizialmente nel settore B2B nel Regno Unito. Dopo una fase di sperimentazione con vari partner, nel 2019 abbiamo scelto Carbon Footprint Ltd. come partner a lungo termine. Con il loro supporto, il programma è stato progressivamente affinato ed esteso.
Nel 2022 lo abbiamo implementato nel Regno Unito, poi all’Irlanda nel 2023, e prevediamo l’espansione alle restanti sedi europee nel 2025. Questo include i Paesi Bassi, la Francia e l’Italia, così come ai nostri Customer Contact Centre in Spagna e Slovenia. L’obiettivo è ottenere una certificazione ambientale di gruppo: un traguardo importante del nostro percorso verso un futuro più sostenibile.
3. Come misura e comunica CPM il proprio impatto ambientale?
Dan: In collaborazione con Carbon Footprint Ltd. e con i team Finance e HR, abbiamo definito degli indicatori chiave per misurare la nostra impronta di carbonio, in modo preciso ed efficiente. Tra questi valutiamo:
- I viaggi di lavoro (auto, aereo, treno, taxi)
- I pernottamenti in hotel
- I consumi energetici degli uffici
L’obiettivo, in prospettiva, è estendere il monitoraggio anche ai rifiuti generati negli uffici, alle forniture e agli spostamenti casa-lavoro, laddove la raccolta dati risulti sufficientemente precisa e strutturata.
Ogni primavera raccogliamo i dati dell’anno precedente, che Carbon Footprint Ltd. utilizza per calcolare le emissioni. A partire dall’analisi e dal report che riceviamo, individuiamo i programmi di compensazione più efficaci, che vanno dall’energia solare ed eolica a progetti di riforestazione e soluzioni sostenibili per la cucina in diverse aree del mondo. Monitoriamo le variazioni annuali per valutare l’impatto delle policy sui viaggi, dei cambiamenti di flotta e delle campagne di risparmio energetico. Nel 2023, per esempio:
- le emissioni da spostamenti su strada nel Regno Unito sono scese del 10%
- le emissioni complessive da viaggi di lavoro sono diminuite del 6%
- le emissioni legate agli hotel sono scese del 3%, e il consumo di elettricità negli uffici è calato dell’8%
4. Qual è l’impegno di CPM verso i propri dipendenti, sempre più attenti all’impatto ambientale?
Pierpaolo: Da tempo riconosciamo il valore della sensibilità ambientale, spesso alimentata direttamente dalle persone che lavorano con noi nei diversi mercati. Il nostro impegno è quello di migliorarci costantemente, a partire dai gesti quotidiani: ridurre gli sprechi, ottimizzare i consumi energetici e rinnovare la flotta aziendale per ridurre l’impatto sull’ambiente. In quanto parte integrante del gruppo Omnicom, CPM condivide appieno gli obiettivi ambientali del Gruppo e ne sostiene attivamente la visione sostenibile.
5. Le azioni aziendali sono fondamentali, ma anche quelle individuali fanno la differenza. Come dimostrate personalmente il vostro impegno per l’ambiente?
Pierpaolo: Sono cresciuto in una famiglia in cui evitare gli sprechi non era una scelta, ma una necessità. Questo mi ha insegnato fin da piccolo il valore dei gesti quotidiani: chiudere il rubinetto, spegnere le luci, abbassare il riscaldamento, riciclare correttamente, acquistare solo ciò che serve. Oggi, oltre a mantenere queste abitudini, cerco di fare scelte più consapevoli su scala più ampia: volo meno, privilegio le videochiamate agli spostamenti non essenziali, e utilizzo un’auto elettrica - pur consapevole del dibattito sul loro impatto complessivo, è evidente che nelle aree urbane contribuiscono a ridurre l’inquinamento- . Credo fermamente che ogni piccolo gesto individuale, moltiplicato su larga scala, possa generare un cambiamento globale reale.
Dan: Da quando ho aderito al programma di riduzione della CO₂ di CPM, sono diventato molto più attento all’impatto ambientale delle mie scelte quotidiane. Senza rivoluzionare il mio stile di vita, ho introdotto cambiamenti significativi: utilizzo un’auto più efficiente, limito i viaggi di lavoro agli incontri davvero necessari e ho adottato comportamenti più sostenibili anche in ambito domestico. Ho rivisto la mia alimentazione, riducendo il consumo di prodotti ad alta impronta ambientale e privilegiando alternative locali e meno impattanti. Piccoli accorgimenti, come l’uso di un contatore intelligente e la riduzione dei consumi energetici in casa, mi permettono di contribuire in modo concreto, giorno dopo giorno.
BIO
Dan Gibbons è Commercial Director – Data Science Division di CPM International. In azienda da oltre vent’anni, ha assistito alla crescente centralità dei dati, dell’analisi e dell’intelligenza artificiale. Coordina inoltre il programma di valutazione e compensazione delle emissioni di CO₂ di CPM e partecipa attivamente all’agenda ambientale e ai gruppi di lavoro sull’ambiente.
Pierpaolo Bertocco è CEO di CPM Italy ed Environmental and Sustainability Development Lead di CPM International. Sin dal suo ingresso nel 2008, ha contribuito a definirne la visione strategica e la crescita. Nominato CEO di CPM Italy nel 2017, ha assunto un ruolo sempre più centrale nel gruppo, guidando l’impegno verso la sostenibilità ambientale e la crescita responsabile.