Skip to content
Featured Image

Nuovo anno, nuovi trend. Come stanno reagendo le persone ai cambiamenti in corso? Come faranno la spesa? Quali saranno le priorità? La risposta potrebbe essere in quello che viene definito Intentional Shopping e nel mindset delle persone. 

 

Negli ultimi anni abbiamo visto susseguirsi un’interminabile lista di buzzword, una di queste è multiplicity. La molteplicità ci pervade in ogni aspetto dalla nostra vita: dalla varietà di prodotti e servizi offerti, ai numerosi canali sui quali fare shopping, fino alle praticamente infinite opportunità di interazione, connessione, condivisione e intrattenimento. 

L’approccio alla molteplicità perdurerà, seppure con uno shopping più attento e ponderato. Il 2023 segna infatti il terzo anno consecutivo in cui le persone affrontano una sensazione di incertezza e imprevedibilità; ma come scrive Mike Hughes, Head of Research and insight di FMCG Gurus “questa volta non è la preoccupazione per la pandemia, piuttosto quella per la recessione economica e l'aumento del costo della vita a preoccupare le persone”.  Ed è proprio questa consapevolezza che sta portando a un nuovo cambiamento nei comportamenti d’acquisto.  

 

Spazio ai valori intangibili

Come spiegano gli analisti di Mitel, ogni crisi ha inciso in modo differente sugli atteggiamenti degli individui. Dopo la recessione del 2008, per esempio, le persone cercavano esperienze coinvolgenti come antidoto all’impersonale shopping online, mentre con la pandemia abbiamo vissuto un periodo di “experience virtuale" a ogni costo. Per affrontare il 2023 si adotterà invece l’Intentional Spending, ovvero lo shopping in base a “quello che ha valore per me”.  Non si considererà più solo il rapporto qualità-prezzo, ma il costo sarà rapportato anche ad aspetti più intangibili come la sostenibilità e l’eticità del brand. Insomma, ad entrare maggiormente in gioco saranno le priorità morali, sociali, comportamentali di ogni persona. Joey Kong, analista di Mintel, APAC chiarisce “Con una liquidità ridotta, i consumatori sono costretti a valutare ciò che è più importante per loro”; questo comprende sia i bisogni immediati e primari, sia ciò che porta benessere, che si tratti di yoga, di un e-game o di raggiungere obiettivi a lungo termine. “Essere parsimoniosi e sensibili con le proprie risorse sta diventando trendy, intelligente e ammirevole” continua l’analista di Mintel.

CPM_trend2023_shopping

Il comportamento in prima linea

È quindi tutta una questione di approccio o, per dirla con un’altra buzzword, “di mindset”? In gran parte. Secondo uno studio del magazine The Drum  in questo periodo in cui lo shopping è ibrido e omnicanale, si sono delineate diverse tipologie di consumatori e che saranno fortemente presenti nel 2023. In primis gli Shopping lovers, ovvero le persone che trovano piacere nel vivere appieno l’esperienza d’acquisto, online e offline. Ci sono poi gli Efficiency seekers, ovvero quelli che puntano a raggiungere il massimo in pochissimo tempo: sanno quello che vogliono e dove trovarlo. Gli Unconfident beginners, invece, sono coloro che iniziano una nuova vita e che, quindi, approcciano per la prima volta determinate tipologie di prodotti. Infine, gli Discount hunters, ovvero chi guarda alle opportunità più interessanti per acquistare i prodotti preferiti. 

 

Al servizio delle persone

Considerando che lo shopping è oggi una questione di “quando comprare” e non “dove comprare” e che – secondo Near – il 69% dei consumatori combina i vari canali di vendita in una molteplicità di modi, analizzare in profondità ogni aspetto che incide sull’esperienza d’acquisto è più cruciale che mai. Brand, retailer e partner nelle vendite, devono conoscere ancora di più il consumatore per continuare a mantenere le persone al centro di ogni azione, tattica, evento o iniziativa di vendita, loyalty o engagement. È per questo che in CPM diamo valore alla formazione continua alle nostre persone, in modo da renderli consapevoli di ogni nuova tendenza, ma diamo loro anche tutti gli insight necessari, emersi dall’analisi di un ampio set di dati, per aiutare il brand che seguono a raggiungere i propri obiettivi in termini di vendita, fidelizzazione e interazione con il consumatore. 
  

Leggi anche: Tutti sono d’accordo: nel retail la persona è centrale