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Il canale di comunicazione tra università e mondo del lavoro è aperto da tempo e continua ed evolversi diventando sempre più strategico per offrire a studenti e studentesse un ingresso consapevole, solido e tempestivo nel mercato del lavoro. 
 

Favorire l’incontro tra impresa e università, portando in aula esempi concreti – casi aziendali, testimonianze, esperienze sul campo – non è solo un valore aggiunto per i giovani, bensì una componente essenziale per la loro crescita come professionisti. Solo così è possibile costruire un ecosistema virtuoso, dove innovazione, formazione e occupazione si alimentano a vicenda. In CPM crediamo profondamente in questo modello: investiamo sui nostri talenti, ma anche sulla crescita degli studenti. Per questo ci siamo impegnati a far conoscere da vicino il mondo del field marketing e dell’outsourcing nelle vendite agli studenti di diversi atenei, tra questi quelli del corso di Sales Management & Customer Engagement del Master con Major in Sales & Account Management della Luiss Business School.

Ne parliamo con Giovanni Zazzerini, docente e consulente con una solida esperienza internazionale nel mondo delle vendite, Segretario Generale di INSME la Rete Internazionale per le PMI e docente presso la LUISS Business School. 

 

1. Come la scuola e l’università aiutano a preparare figure chiave per il settore del field marketing e delle vendite?

Oggi il sistema educativo ha il compito oltre a trasferire modelli e i concetti teorici, fondamentali per costruire una base solida di competenze, di aiutare a sviluppare le soft skills. Lavorare in team, comunicare in modo efficace, gestire i conflitti, prendere decisioni rapide e assumersi responsabilità sono abilità centrali nel mondo del lavoro e indispensabili nelle vendite. Questi elementi formano le cosiddette competenze imprenditoriali necessarie sia per chi vuole fare impresa sia per chi intende inserirsi in modo efficace all’interno di un’organizzazione.


2. Quali sono le caratteristiche che stanno emergendo nella futura generazione di talenti che lavoreranno nell’ambito delle vendite e del field marketing?

I giovani di oggi si distinguono per la loro capacità di accedere rapidamente a grandi quantità di informazioni e di utilizzarle in modo strategico. Questa familiarità con i dati e con gli strumenti digitali li rende particolarmente reattivi nell’individuare trend e gusti emergenti del mercato, qualità fondamentali nel marketing e nelle vendite. Questo si integra sempre più con l’uso dell’intelligenza artificiale, che consente loro di analizzare dati complessi, anticipare comportamenti dei consumatori e ottimizzare le strategie commerciali in tempo reale. Dimostrano anche una forte flessibilità e prontezza al cambiamento, essenziali in un contesto professionale in continua evoluzione. Un altro punto di forza è la conoscenza delle lingue straniere, che li prepara a operare con naturalezza in contesti internazionali e multiculturali.

3. Quanto è importante far conoscere le opportunità presenti nell’area delle vendite?   

È fondamentale per cambiare la percezione – troppo spesso limitata – del ruolo commerciale. Le vendite non sono l’ultimo anello della catena, ma un punto nevralgico che tiene insieme strategia, prodotto e relazione col cliente. Lavorare nelle vendite significa avere un impatto diretto sul successo dell’azienda. Inoltre, i ruoli commerciali e nelle vendite rappresentano una vera palestra professionale: permettono di sviluppare forti capacità analitiche e relazionali, conoscere a fondo il cliente e, spesso, raggiungere presto soddisfazioni professionali e ruoli manageriali. 


4. Quali sono gli aspetti su cui l’università e il mondo del lavoro dovrebbero puntare per ispirare i futuri talenti?

L’interazione concreta tra aziende ed education è uno dei punti chiave su cui puntare. Le università devono aprirsi sempre di più al mondo del lavoro, creando occasioni reali di collaborazione: laboratori aziendali, testimonianze in aula, progetti condivisi, mentorship, visite sul campo. Al tempo stesso, le imprese devono essere protagoniste attive di questa alleanza, investendo tempo e risorse per raccontare le proprie professioni, offrire esperienze significative e accompagnare i giovani in un percorso di orientamento e crescita. Solo attraverso questa collaborazione si può creare un sistema in cui i talenti si sentano valorizzati, ispirati e motivati a costruire un percorso professionale nel settore delle vendite e del marketing operativo.
 

 

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