In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale parliamo dell’importanza di far leva sui propri punti di forza per gestire al meglio tempo, energie e priorità sul lavoro e nella vita privata. Lo facciamo insieme a un’esperta, Stefania Brucini, Productivity Coach e autrice dei podcast Un passo al giorno e Valorizza il tuo tempo.
La salute mentale è un aspetto fondamentale del nostro benessere complessivo, spesso trascurato a causa dei ritmi frenetici della vita quotidiana. Prendersi del tempo per sé stessi, dedicandosi ad attività che nutrono la mente e lo spirito, non è solo un atto di auto-cura, ma una necessità per mantenere l'equilibrio emotivo e spsicologico. Valorizzare questi momenti è essenziale per ricaricare le energie, gestire lo stress e migliorare la nostra capacità di affrontare le sfide della vita con serenità. In un mondo che ci spinge continuamente a fare di più, prendersi cura della propria salute mentale è un gesto di profondo rispetto verso se stessi. Stefania Brucini, autrice dei podcast Un passo al giorno e Valorizza il tuo tempo, ci invita a fare leva sulla felicità per essere produttivi e per definire il concetto di felicità cita Martin Seligman, il padre della psicologia positiva: “La felicità autentica deriva dall’identificare e coltivare le proprie potenzialità e dall’usarle quotidianamente nel lavoro, nell’amore, nelle attività ricreative”.
Oggi in occasione della Giornata Mondiale dedicata alla Mental Health con lei parliamo proprio di come far leva sui nostri punti di forza per gestire al meglio tempo ed energie e individuare le nostre priorità e migliorare il nostro equilibrio
psicofisico.
1. Viviamo in un'epoca in cui siamo costantemente impegnati e spesso ci dimentichiamo di noi stessi. Come possiamo riconoscere i segnali che indicano che abbiamo bisogno di fermarci e dedicarci del tempo di qualità?
I segnali spesso emergono in modo sottile, come un senso di stanchezza cronica o di disconnessione dalle attività che normalmente ci appassionano. Quando ci accorgiamo di essere irritabili, sovraccarichi, o di non provare più entusiasmo, è il momento di fermarci. Spesso questi segnali emergono non solo dalla stanchezza fisica, ma anche da una sensazione di frustrazione. Quando ci accorgiamo che il nostro tempo è occupato da attività che non riflettono ciò che per noi è davvero importante, sperimentiamo un divario tra 'l’orologio e la bussola', come lo descrive Stephen Covey. L’orologio rappresenta gli impegni, le scadenze, le cose da fare, mentre la bussola rappresenta i nostri valori e la direzione che vogliamo dare alla nostra vita. Quando questo divario diventa troppo ampio, iniziamo a sentirci disallineati e insoddisfatti. È proprio questo il momento di fermarsi e chiedersi: «Sto vivendo in linea con ciò che conta davvero per me?» Riconoscere questi segnali e prendere piccole pause per riappropriarci del nostro tempo ci permette di ritrovare equilibrio, recuperare energia e ristabilire una connessione con i nostri valori più profondi.
2. Quotidianamente in CPM aspiriamo ad essere “persone per le persone”, come team, come partner dei nostri clienti e come interlocutori con i retailer con cui collaboriamo. Come pensi che valorizzare il proprio tempo possa influenzare positivamente le relazioni con gli altri, sia nel contesto personale che professionale?
Valorizzare il proprio tempo ha un effetto domino su tutte le relazioni, personali e professionali. Quando impariamo a gestire il nostro tempo in modo consapevole, siamo più presenti e disponibili per gli altri. Non si tratta solo di avere più tempo da dedicare agli altri, non si tratta solo di quantità, ma di qualità del tempo: essere più equilibrati e meno stressati ci permette di costruire relazioni più empatiche e di qualità. Nella sfera professionale, quando riusciamo a gestire le nostre priorità, siamo più efficaci e questo porta benefici ai team e ai partner con cui collaboriamo. Le persone sentono quando siamo davvero presenti, e questo migliora le connessioni.
3. Tra i tuoi molti episodi ce n’è uno dedicato a come capire a cosa dare la priorità in presenza di più obiettivi. Raggiungere gli obiettivi insieme – al team con cui si collabora e ai nostri clienti – è uno dei valori del nostro DNA. Quali sono i consigli per scegliere gli obiettivi e sul come raggiungerli insieme?
Quando ci troviamo di fronte a più obiettivi, è essenziale fare una scelta consapevole su cosa dare priorità, e la chiave per farlo è allineare le priorità ai propri valori. I valori sono la bussola che orienta le nostre decisioni, poiché rappresentano ciò che conta davvero per noi.
Senza questo allineamento, rischiamo di disperdere energie in attività apparentemente urgenti, ma che non ci avvicinano a ciò che è veramente importante. Avere chiarezza sui propri valori è quindi il primo passo per stabilire le priorità: sapere cosa è significativo per noi ci permette di dedicare il nostro tempo in modo più consapevole e mirato. I valori non devono però restare concetti astratti o semplici slogan; devono tradursi in azioni concrete che guidano ogni decisione. Solo così possiamo essere sicuri di investire tempo ed energie in ciò che conta davvero per noi e per il team. Questo è particolarmente cruciale in ambito aziendale: i valori del team o dell'organizzazione devono trovare applicazione pratica quotidiana, non limitarsi a dichiarazioni teoriche. Ad esempio, se la collaborazione è un valore centrale, deve riflettersi nei processi di lavoro, nelle modalità di comunicazione e nel sostegno reciproco tra colleghi. Quando i valori si incarnano in azioni reali, diventano una guida naturale per stabilire le priorità. Laddove non esiste un allineamento tra valori e azioni, si crea una frattura, una mancanza di coerenza che compromette il senso di appartenenza.
Quando le persone percepiscono un divario tra i valori dichiarati dall'azienda o dal team e la realtà quotidiana, si genera frustrazione e disillusione, riducendo la motivazione e l'efficacia del lavoro di squadra. La coerenza tra valori e azioni pertanto è fondamentale per mantenere un ambiente di fiducia e collaborazione. Questo è importante anche all’interno di un team, dove ogni membro deve sentirsi allineato con gli obiettivi collettivi, perché ciò favorisce la coesione e rafforza il senso di appartenenza. Le priorità non dovrebbero essere definite solo in funzione di scadenze e risultati, ma anche in base al loro significato profondo. Questo non solo aumenta l'efficacia del team, ma migliora la motivazione individuale, poiché vediamo che il nostro lavoro rispecchia i nostri valori, contribuendo a qualcosa di più grande. Il mio consiglio per scegliere e raggiungere gli obiettivi è sempre partire dai valori. Chiedersi: «Questo obiettivo riflette i nostri valori? E cosa possiamo fare concretamente per incarnarli ogni giorno nel nostro lavoro?» Quando c'è coerenza tra valori e azioni, le priorità emergono in modo naturale e il lavoro di squadra diventa più efficace. In questo modo, non solo raggiungiamo gli obiettivi, ma lo facciamo in un modo che ci arricchisce, sia come individui che come team.
4. Nel tuo percorso come autore e podcaster, quali pratiche di self-care hai scoperto che sono state particolarmente efficaci per te, e che consiglieresti a chi ci legge per iniziare a valorizzare meglio il proprio tempo?
Due pratiche fondamentali per me, sia come autore, podcaster e productivity coach, sono la pianificazione consapevole e la gestione delle energie. Pianifico la mia settimana lasciando spazio per momenti di recupero e riflessione, consapevole che non posso sempre essere al massimo delle mie capacità. È importante fare una distinzione tra riposo e recupero: il riposo è necessario per dare una pausa al corpo, ma il recupero è ciò che veramente ci rigenera, sia fisicamente che mentalmente. Non basta fermarsi, dobbiamo anche fare attività che ci ricaricano e ci aiutano a tornare al nostro meglio. Un altro strumento che inserisco nel mio metodo sono gli 'happiness booster', piccole azioni quotidiane che ci danno un’iniezione di felicità. Questi possono essere semplici momenti rigeneranti, come fare una passeggiata all’aperto, leggere un buon libro, praticare gratitudine, scrivere, fare journaling, anche prendere qualche minuto per fare una breve pausa consapevole. Gli 'happiness booster' sono quei piccoli gesti che, inseriti nella routine quotidiana, fanno una grande differenza nel mantenere l'equilibrio psicofisico, affrontare le sfide con serenità e aumentare la produttività. A chi ci legge consiglio di iniziare con piccoli passi quotidiani: prendersi una pausa regolare durante la giornata, stabilire dei confini per proteggere il proprio tempo, e dedicare almeno 10-30 minuti al giorno agli happiness booster. Sono i piccoli cambiamenti che nel tempo creano i maggiori benefici.
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