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Essere mamma ed essere in carriera - non necessariamente in questo ordine – il mindset delle donne  in CPM. 

 

Spazio alle mamme che lavorano! Ci sono donne che sognava di avere figli già da quando erano bambine, altre che hanno iniziato a pensarci da adulte e altre ancora quando l’orologio biologico ha iniziato a ticchettare più velocemente. Ma a prescindere da quale sia il momento in cui si sono approcciate la maternità, sempre più donne italiane scelgono di essere madri e lavoratrici. In Italia le donne che lavorano sono 9 milioni e 768.000, e rappresentano il 42,1% del totale degli occupati (Censis), molte delle quali sono mamme, che ancora troppo spesso devono combattere gli stereotipi che caratterizzano la cultura italiana. 

Qui in CPM le mamme sono molte: sono portabandiera di una quotidianità lavorativa fatta di competenze, passione, condivisione e teamwork, ma anche di dedizione, cura e amore per la propria famiglia. Siamo convinti che quello del lavoro e della famiglia siano due mondi interconnessi, trainati dalla forza delle persone che li popolano. 

 

Le mamme in CPM 

Nella ricorrenza di quella che forse è una delle celebrazioni più antiche, abbiamo pensato di sintetizzare il pensiero delle persone in una domanda “Cosa significa per te essere una mamma che lavora?”. Nelle risposte leggiamo la determinazione, la forza e l’amore. 

“Soddisfazione, gioia, organizzazione e fatica.”
“Essere un esempio, di indipendenza e volontà.”
“Avere molte esperienze da condividere con i miei figli.”
“Insegnare a mia figlia che si possono fare entrambe le cose nella vita, senza dover rinunciare all'essere mamma o lavoratrice.”
“Andare oltre i propri limiti ogni giorno per dare il meglio sia al lavoro che a casa.”
“Un continuo ping-pong tra la realizzazione come donna lavoratrice ma il desiderio di poter fare la mamma il maggior tempo possibile.”
“Essere multitasking, switchare attività e ruolo in brevissimi tempi. Col mio esempio di mamma lavoratrice mi piacerebbe insegnare ai miei figli l’importanza della collaborazione e dell’aiuto reciproco in famiglia, dell'indipendenza individuale e, soprattutto per mia figlia, essere 'un modello di ruolo', in modo che un domani non debba scegliere tra carriera e famiglia.”
“Amo il mio lavoro, e questo amore mia figlia lo percepisce e lo legge come un dono. Ecco, una mamma lavoratrice per me è esempio e stimolo nel rincorrere i propri sogni.”
“Destreggiarsi tra 1000 impegni, dando il 100%, cercando sempre di non deludere mai :-)”
“Non sono una madre, ma da quanto mi è parso di capire significa dover lavorare in ufficio e poi lavorare a casa - visto che sia le pulizie dell'abitazione che la cura della prole viene affidata alla donna di casa (cosa che ovviamente viene data per scontata).”
“Significa portare avanti la mia carriera e le mie soddisfazioni personali, unite alla bellezza nel vedere crescere i miei figli.”
“Una mamma responsabile che si impegna per far star meglio la famiglia.”
“Sono soddisfatta su entrambi i lati e per mia figlia sono un modello di ruolo.”

 

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Il curiosario della festa della mamma

In occasione di questo giorno ci siamo anche chiesti “Ma quando è nata questa festa?”. 
Maggio è dedicato alle mamme fin dagli albori della storia: greci e romani celebravano, infatti, le divinità femminili e della fertilità. Poi è arrivato il Medioevo, con le sue censure e i suoi dogmi, e le uniche feste dedicate alla mamma divennero quelle legate al culto Mariano. La festa così come la conosciamo la dobbiamo principalmente a due pacifiste e femministe americane - Julia Ward Howe e Anna M. Jarvis – che spinsero perché venisse istituita una giornata per celebrare le mamme di tutto il mondo. L’obiettivo fu parzialmente raggiunto: ottennero di poterla celebrarla a Grafton nel Dakota, nel maggio 1909.
In Italia la prima festa della mamma “ufficiale” è datata 1933, quando venne introdotta per motivi propagandistici la “Giornata della madre e del fanciullo” con decorrenza il 24 dicembre. La politicità di questa decorrenza decadde negli anni 50, precisamente nel 1956, quando assunse il significato attuale. 
Nonostante l’impegno di molti, purtroppo, ad oggi, anche la festa della mamma non trova una collocazione nel calendario globale delle celebrazioni: in Egitto si festeggia il 21 marzo, in Thailandia il 12 agosto, in Norvegia la seconda domenica di febbraio ed in Argentina la seconda domenica di ottobre…

Ma non importa quando, l’importante è celebrare la dedizione delle mamme – e ovviamente anche dei papà – nel creare una cultura in cui famiglia e lavoro convivono armoniosamente. 

 

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